Mine/scape - Argentiera
Che cosa resta oggi di un paesaggio minerario?
Quale impatto ha avuto il passato estrattivo sul territorio in cui si è sviluppato?
L'Argentiera, e il suo borgo, sono oggi un osservatorio speciale dove provare a riflettere su tutto questo.
Le frequentazioni di questo angolo di Sardegna sono documentate già da epoca romana e si sono susseguite con vicende alterne fino ai nostri giorni.
Da fine '800, fino al 1962 in questo borgo si estraevano piombo argentifero e zinco.
Attorno all'attività estrattiva è sorta una florida comunità dove si registrò un insolito, quanto significativo, fenomeno di immigrazione.
In questa comunità isolata non mancava niente.
Il benessere delle famiglie, nonostante la durezza del lavoro nelle miniere, si concretizzava in un cinema, versatile luogo di aggregazione, nella forte squadra di calcio e nello "spaccio" dove arrivava una gran varietà di prodotti.
In seguito alla chiusura della miniera nel 1962 il borgo ha subito un lento e costante abbandono ma, nonostante questo, non si mai spopolato completamente e ha continuato a vivere, non senza grosse difficoltà e carenze di servizi.
Oggi l'Argentiera è un paradiso per gli appassionati di archeologia industriale, di trekking e di mare.
Il valore e l'importanza del suo passato ha portato negli ultimi anni ad importanti interventi di restauro come quello della Laveria e del Pozzo Podestà.
Il racconto fotografico che segue esclude volontariamente lo sguardo dalla maggior parte delle attrazioni del borgo e del suo territorio.
Gli scatti sono stati realizzati nei mesi invernali, lontani dai flussi turistici, cullati dal vento e dal rumore del mare.